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Il credo del politico

Taccio e mi compiaccio.
Dispenso elogi,
annuisco.
Tra la guerra e l'armistizio
sbarco in quello che confà
alle mie opportunità.

Se mai esterno
sono forbito,
frasi fatte, riciclate
quando vengo intervistato.
Poi saranno i Media
a tradurre il mio pensiero.

Del mio rango
vado fiero.
Elevato dalla Gente
voto solo gli interessi
della "Casta"
cui appartengo.

Una Legge in Parlamento
è una chiacchiera da Bar.
Seguo ovunque la corrente,
il mandato "addà passà".
Senza scosse ne passione,
tiro in porto la pensione.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 13/07/2013 15:23
    thaybervb wweacwe ertve rt ryb ertve syer cAWRC XWECF YGVTA AETòDT VDRT ERT we GG G fhgh ygv ryerft ewrtfertfw!!!

7 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 03/07/2011 13:09
    Forma poetica molto graziosa e musicale, con un gioco assai bene inteso di rime, e grande ricchezza e spontaneità di forme e di concetti; il contenuto è di valore universale... e si commenta da se.
  • loretta margherita citarei il 30/06/2011 21:59
    no comment se no mi tolgono il karma se esterno quel che penso sui politici, piaciutissima
  • Anonimo il 30/06/2011 21:07
    "Pensare che tutto questo potenziale inespresso, questa energia positiva di rinnovamento resti confinata solo nelle parole e non si traduca in fatti è qualcosa che trascende ogni mia possibilità di comprensione"

    Appunto Ferdinando, comprensione, meglio ancora INcomprensione. La cosa bella è che poi ci sono persone che votano gli uomini politici di adesso (resto in super partes). Tra scandali economico-finanziari e non, tra teatrini e burattini, tra farse in Parlamento e farse vere e proprie in televisione e nei media... Concordo con il componimento di Ezio:

    "Se mai esterno
    sono forbito,
    frasi fatte, riciclate
    quando vengo intervistato.
    Poi saranno i Media
    a tradurre il mio pensiero."
  • Ornella Gori il 30/06/2011 17:32
    Una razza a parte, maledettamente a parte!
    Ottima constatazione
  • Anonimo il 30/06/2011 16:13
    Concordo con quanto hanno detto prima. La tua è una poesia pungente, vera e scottante.
  • Fernando Piazza il 30/06/2011 15:18
    Però fa una rabbia constatare che, nonostante sempre più persone pensino che questo stato di cose sia intollerabile, non si possa far niente per cambiare le cose. Una farsa fin troppo oltraggiosa per permettere che coloro che dovrebbero rappresentarci e "servirci" continuino a fare tranquillamente quello che vogliono, senza nessun rispetto, non dico dell'intelligenza, ma almeno della volontà dei cittadini... Pensare che tutto questo potenziale inespresso, questa energia positiva di rinnovamento resti confinata solo nelle parole e non si traduca in fatti è qualcosa che trascende ogni mia possibilità di comprensione... Da qualcosa si dovrà pur partire: le cose non bisogna solo volerle affinchè succedano, bisogna che succedano e forse non dipenderà neppure da chi scaglierà la prima pietra... forse giungerà il momento che lo faremo tutti insieme... Per ora "sogno" come tanti altri... Scusa, dovrei giudicare la tua poesia ma penso di averlo fatto esprimendo ciò che il suo contenuto mi ha suscitato...
  • Anonimo il 30/06/2011 13:49
    Che dire? Anzi più che dire ci sarebbe solo da fare... ma chi lo farebbe oggi? I fatti dimostrano che, chiacchiere a parte, nulla cambia. Hai espresso in bella forma qualcosa della realtà politica, ed anche sociale, che è peggiore della peste narrata dal Manzoni.

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