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Tristezza

Una grossa medusa,
comprime l'anima, la spinge
sul fondo, l'appiattisce.
L'annienta!
Stanca, senza respiro.
L'anima tenta riaffiorar.
Con lei combatte, si contorce
quasi si spezza,
in questa impari lotta.
Coi suoi mille tentacoli
la medusa
l'avvolge, la stringe.
La tiene immobile
sul fondo.
Urla l'anima! Silenzi
di cristallo infranto,
spargono con violenza
appuntite sghegge.
Dolente, sanguina
l'anima ferita.
Piange fredde
lacrime di neve,
che il cuore
gelano.

Una notte
di un inverno
che ristagna.
Che aspetta l'alba
di un'altra primavera.

 

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5 commenti:

  • Bruno Briasco il 09/07/2011 17:02
    La medusa la vedo come la vita che pare ghermirti ma la volgia di sopravvivenza è più forte. Anche qui, sul finale, si intravvede la speranza di un giorno migliore.
  • mario durante il 06/07/2011 00:05
    Bellezza sofferta, dilaniante freddo dell'anima.
  • ELISA DURANTE il 04/07/2011 08:19
    Il dolore e l'angoscia sono palpabili e danno brividi...
  • Giacomo Scimonelli il 04/07/2011 07:28
    ''... Urla l'anima! Silenzi
    di cristallo infranto,
    spargono con violenza
    appuntite sghegge.
    Dolente, sanguina
    l'anima ferita.
    Piange fredde
    lacrime di neve,
    che il cuore
    gelano...''

    tristezza avvolta da tanta dolcezza...
  • Sergio Fravolini il 03/07/2011 17:37
    "stanca, senza respiro" ...

    Sergio

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