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Aurora rosa

Nudi di tutto
e, affranti.
 Senti sulla pelle
lo scorrere del nulla.
Desolazione, silenzio
scempio, scivolano muti.
Aggrappate a rami secchi
del domani, anime in gabbia
si dissolvono nella nebbia.
Involucri accartocciati
stracciati, vuoti, giacciono
a terra.
 Nella dispensa
non ci son più frutti,
né semi.
Nemmeno sugli scheletriti
alberi secchi.
È morte sugli stecchi
neri, privi di linfa.
 Lampeggiano
intermittenti, nelle
vuote menti
ricordi evanescenti,
scoloriti di colori
ricordati.
 Uno scricchiolio frantuma
un silenzio senza fine.
 Si schiude piano,
e poi si rompe con fragore,
il guscio pieno, dell'aurora!
Aurea Eos di era nuova,
irrompe!
Mentre fotoni squarciano
grigiori intensi,
le valchirie lucenti, cavalcano
nel cielo.
È Aurora rosa e sarà domani!

 

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5 commenti:

  • Menichetti Serenella il 23/07/2011 09:52
    È una poesia ispirata dall'Aurora, dipinto del pittore surrealista Dalì
  • mario durante il 23/07/2011 09:00
    L'inizio si schiude sempre dall'oscuro.
    Fantastica poesia.
  • ELISA DURANTE il 04/07/2011 08:20
    Versi che fanno andare la mente a una fantastica era primordiale!
  • Anonimo il 03/07/2011 17:50
    Complimenti Serenella, veramente una gran bella poesia!!!!
  • Sergio Fravolini il 03/07/2011 17:36
    Il titolo è molto bello ed anche l'opera.

    Sergio

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