username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Istinto

Fischiava stamani la merla
vicino alla folta magnolia
quei fischi, parevan
singhiozzi.
Chiamava
il piccolo merlo, sparito.
Quel povero sibilo
rompeva il silenzio
dell'alba.
Frantumi di dolore
spruzzavano rugiada
sul prato.
Nessuna risposta
del figlio.
Ormai da tre giorni
la madre
chiamava il piccolo
uccello
Il grido spandeva
nel cielo un suono
di nubi grigiastre
Languiva la luce
E, tutto taceva.
Nessuna risposta
nell'aria.
Un vuoto di suoni
angosciante,
scendeva nell'anima.

Un piccolo cucciolo
nero, sdraiato
sull'erba giocava,
con un tenero
corpo esanime
come fosse
una palla.

 

2
4 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

4 commenti:

  • Anonimo il 05/07/2011 08:42
    meravigliosa metafora... di un dolore grande... il più grande... descritto con delicatezza e bellezza... bravissima
  • loretta margherita citarei il 05/07/2011 07:47
    molto intensa complimenti
  • Menichetti Serenella il 04/07/2011 21:21
    Grazie, molto gentile!
  • Aedo il 04/07/2011 20:03
    Una metafora sulla vita e sul dolore veramente commovente. Brava!
    Ignazio

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0