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Cortile

Nel "mio" cortile
nidificano cornacchie
piccioni furbi rubano semi
a un prato finto inglese
passeri saltellano per poche briciole
e si impegnano a sorvegliar la prole

Difficile per un secolo
veder crescere qualche cipresso
solo un pruno come un frate
dritto e scuro
sorveglia un cancello
radiocomandato

Cosa darebbero i miei sensi
per esser carezzati dal tiglio
dal gelsomino, dall'oleandro
e da siepi di felci dalle tante
mani

Ma non comprendono
quelle cicale
a spettegolare tutto il giorno
di quell'aiuola in fiamme
speranzosa di pioggia


Ridono invece d'un incantesimo disilluso
dell'amor perduto d'una rana
per un paffuto
inerme
sasso verde

Le costellazioni non mi vedranno
spiarle a cielo aperto su una spiaggia
né carezzerò le dune
tra le gambe
di una fresca
alba

Disorientata
dietro sbarre di solitudine
imbratto muri con pezzi di carbone
poiché attendo incompiuta
che la mia maschera di ferro
m'arroventi il volto e mi
consumi

 

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8 commenti     0 recensioni    

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8 commenti:

  • laura cuppone il 20/07/2011 10:01
    questo cortile é quello proprio sotto il mio balcone, ma è anche quello dentro la mia casa...
    grazie a tutti
    infinitamente.

    Laura
  • Anonimo il 16/07/2011 12:57
    mi pare un risveglio dopo aver vissuto natura, in svettanti palazzi delle odiose città, poi se il panorama si presta solo al cortile, la malinconia non bisogna cercarla. uno stato d'animo ben raccontato in poesia. ciao Salva.
  • Anonimo il 15/07/2011 16:39
    Scorre via come un ruscello di montagna ma la chiusa non lascia speranze e dà il colpo di grazia alle attese.
  • vincenzo rubino il 14/07/2011 21:25
    bella, estiva, sinceramente semplice e per questo bellissima... a "rileggerci" presto. ciao
  • Anonimo il 09/07/2011 13:18
    UNA POESIA QUASI FANTASTICA CHE LASCIA CON IL FIATO SOSPESO.
  • Sergio Fravolini il 09/07/2011 06:35
    Molto bella mi piace.

    Sergio
  • Anonimo il 08/07/2011 18:30
    bella ma forte... rammarico di non poter godere della bellezza della natura cara laura... non ti puoi beare dell'odore di un gelsomino o del ccolore vistoso di un oleandro... cortili tristi non curati... ma alla gente non importa niente... mentre il tuo animo gentile ne soffre molto bella questa poesia...
  • Samuele Scagliarini il 08/07/2011 15:48
    Amo il "paffuto inerme sasso verde"... non hai citato quella meravigliosa sorgente che gentile riempie di freschi cristalli ogni angolo del "tuo" giardino... e dire che si vede bene eh!!!

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