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Via

Melodie abituali:
suono di scodelle
sulla tovaglia,
scrosciante la minestra
nella sera soffice.
Fluiscono pensieri pacati.


Infrange il latrato
riarso da fuori.
Rombi di tuono alla porta
percossi tra le bestemmie
degli ufficiali.
Rintoccano gli stivali
come una condanna.
Imperturbabili occhi
cerulei risuonano
sprezzando: ebreo.
Mozzato stupore non
partorisce parole.
Lancinante scalpiccio
di passi rubati.


Ti portano via,
muto.

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 14/07/2011 22:41
    Drammatica, teatrale, una scena che rendi sapientemente con un linguaggio sonoro e molto espressivo. Il messaggio apre un'ampia prospettiva di riflessione. Da lode.
  • ignazio de michele il 13/07/2011 21:06
    stesura con -inserti- onomatopeici saggiamente incastonati... piaciuta
  • loretta margherita citarei il 13/07/2011 20:49
    splendida, notevole poesia, complimenti