Non sono solo,
Corro scalzo verso la riva del mare.
Gli occhi bendati,
Per riadattare i miei sensi ai suoni del mondo,
All'armonia del mare.
I miei bimbi, ancora cuccioli mi chiamano,
Mi implorano di giocare,
Di costruire castelli di sabbia,
percorsi d'acqua,
strade scavate da biglie colorate.
Basta un solo attimo e la prepotenza del vento
disgrega i ponti del castello
dissolve i cavalieri appartenenti ad altro tempo,
gli occhi perdono scenari di luce d'amore
ritornando a finestre sbarrate
Mani legate,
Manette strette ai polsi
Respiri affannati.
Contemplo.
Contengo la sofferenza,
È finita l'ora d'aria!
Torno uomo, sigillo le ali
Mi metto in forze,
si avvicina l'ora d'aria di domani.