La nostalgia che abita in me,
è simile all'autunno che irrompe
con i suoi tramonti
dagli spenti colori,
e ai suoi venti lacrimanti foglie
che mi parlano ancora di te.
Dove passa lo scopri,
tutto assume un'aria un po' triste,
come un cane accucciato
che cerca il padrone
sonnecchiando all'incerto tepore.
Assomiglia allo scorrere del fiume
con il suo lieve fruscio
tra i rami dei salici,
e le stille che ricadono
formano cerchi nell'acqua,
come i ricordi che si propagano
nelle ore più meste dell'anima mia.
La nostalgia è simile
al grido di un gabbiano
che attraversa il cielo
e il migrare dei grigi cirri
per poi perdersi
lontano nel nulla,
come questo mio amore
che niente ormai pretende,
ma solo rinnova il dolore
nel vuoto dei giorni più freddi.
22/02/2010