Non potrei mai ignorare il silenzio
mi segue ancora su sponde di chiassose voci
rese rauche dal gorgogliar furente
di immagini e colori,
di pennelate rosse all'orizzonte.
Confondo il volo di un gabbiano
con l'ombra di due ali
che si rispecchiano sul mare
in solitaria ascesa
in mezzo a cirri in movimento
che mi sussurrano legati al vento
una poesia distratta da rime senza senso,
perchè tra i sogni vaga ancora
- senza meta-
un angelo caduto in volo, dall'immenso.