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Il custode e la tessitrice

Sotto il cielo ingombro
di nubi pesanti
il piccolo borgo
testimone del tempo
aggrappato alla roccia
sfida rovi ed erbacce
intrappolato nella tela
tessuta dagli anni.
Solo una spettrale parvenza
l'antica strada
un grigio scaglioso serpente
lento e solitario
s'inoltra e scompare
inghiottito dal verde.
Le case mute
dagli occhi chiusi
dimentiche di oggi e di ieri
attendono ancora.

Cigolano cardini arrugginiti
s'apre una nera bocca sbilenca
nel ventre dormiente del borgo.

Emerge dal passato
con passo incerto
un uomo consunto
custode del tempo.
Si volta ed attende
con tenera pazienza
una fragile figura di donna
tessitrice di ricordi.
Densa e fugace l'intesa
racchiusa in uno sguardo.
Un semplice sorriso
sussurra "Andiamo"
e nel giorno nascente
s'inoltrano per mano.

 

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3 commenti:

  • luigi granito il 06/10/2011 19:50
    Si, mi piace anche questa, hai fermato un immagine e ce l hai riprodotta in parole e versi, come cartolina di un luogo lontano ma vero. Brava! Davvero!
  • Anonimo il 11/08/2011 07:25
    Emozioni intime trasfuse magistralmente in questi versi, da coinvolgere il lettore. Io lo sono. Un sincero applauso.
  • Pepè il 09/08/2011 21:02
    Bellissima la descrizione di questo borgo antico. Atmosfera nostalgica, romantica e magica.

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