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Artefici di se stessi?

Guarda uomo,
vieni al mondo,
ignaro della tua sorte.
Vivendo la conoscerai
e avanzando verso il traguardo
ti chiederai se sei stato tu
a plasmarla o lei a catturarti.
Nella vecchiaia pretenderesti
una risposta, ma se ci fosse,
non esisterebbe il mistero della vita
fatta di scelte a volte incomprensibili
anche a noi stessi.

 

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 20/01/2014 18:03
    La vita è un gioco a scacchi con il destino ognuno, ignaro dell'altro fa le proprie mosse talvolta e per coincidenza fortunate.
  • Anonimo il 28/06/2012 23:38
    Condivido contenuti apprezzo molto lo stile complimenti
  • Andrea il 09/05/2012 23:41
    Cos'è la vita?
    Una mera sequenza di avvenimenti casuali senza alcun nesso logico, oppure, un sentiero, una storia già scritta soggetta ad un rapporto strettamente deterministico, di causa ed effetto?
    Appio Claudio Cieco asseriva: "Homo faber fortunae suae" (l'uomo è artefice della propria sorte).
    Dunque se l'uomo possiede la facoltà di scegliere la sua strada, non può esserci anche la possibilità che, malgrado la scelta, il percorso preferito non sia già stato scritto, generando dunque, solamente l'illusione di essere stati i padroni?
    Inoltre, analizzando la questione sotto un profilo filosofico-psicologico, sovente le nostre possibilità sono influenzate da condizionamenti provenienti dalla società in cui viviamo, dalla nostra famiglia e dalle persone che frequentiamo.
    Freud definirebbe tutto ciò come superIo.
    Inutile palesare che tali condizionamenti possono scaturire anche dentro di noi, nel nostro inconscio, nell'Es Freudiano.
    Ergo ci sarebbero anche degli "autocondizionamenti" che impediscono qualsiasi anelazione, tendenza ad un vago concetto di libertà. Per citare nuovamente, oltre che nel commento, queste peculiarità, basti pensare ad un neonato che per pulsione interna desidera ardentemente il latte della madre. Lo ha forse scelto? A prescindere dal fatto che un neonato non ha ancora la facoltà di comprendere le scelte, ergo di applicarle praticamente, l'orientamento verso la mammella è puro istinto (Es) di sopravvivenza dettato da pulsioni interne.
    Per citare un riferimento cinematografico, il film di Sean Penn "Into the Wild" costituisce un'altra rappresentazione di condizionamenti interni.
    Il protagonista, rifiutandosi di conformarsi agli standard della società, sceglie per sua pulsione interna di isolarsi nella montagne solo nelle terre selvagge.
    E'vero,è stata una sua scelta ragion per cui è possibile interpretare ciò con la chiave del condizionamento: una scelta derivante da sé stesso la quale è gia stata scritta.
    Gli ultimi tre versi: "non esisterebbe il mistero della vita fatta di scelte a volte incomprensibili anche a noi stessi" evidenziano proprio il fatto che non sempre siamo in accordo con le vie che percorriamo poichè magari derivanti da condizionamenti esterni non inerenti al nostro vero Io.
    Si guardi la moda e tutto ciò che le "regole del conformismo" e la pubblicità impongono giorno dopo giorno.
    A volte si è inconsapevoli di ciò che facciamo proprio per il lavaggio del cervello del quinto potere.
    In quanto al mistero della vita, certamente è naturale che se l'avessimo scoperto non ci sarebbe il destino stesso.

22 commenti:

  • Erica C. il 15/09/2012 23:28
    Sei riuscita ad esprimere praticamente lo stesso concetto con meno della metà delle parole... Molto bella, complimenti!
  • Shabui. il 01/06/2012 14:28
    Anche senza la pretesa di plasmar la vita, l'importante è non farsene catturare. Eppure in quanti riusciamo a vivere al di fuori delle leggi vitali? In quanti riusciamo a ritagliarci un piccolo angolo dove non essere soggetti alla determinazione di aver per forza delle risposte?
  • Andrea il 09/05/2012 16:30
    Fai bene a domandarti ciò... in fondo la libertà, nell'accezione di essere padroni del nostro destino,è un concetto più che utopistico.
    "Homo faber fortunae suae" diceva Appio Claudio Cieco, William Ernest Henley : "Son Io il signore del mio destino.
    Son Io il capitano dell'anima mia." (presente anche nel film Invictus di Clint Eastwood). A mio avviso, l'uomo è condizionato fin dalla nascita dalla semplice pulsione interna di succhiare il latte dalle mammelle della madre. In più vi sono le "pulsioni esterne" (dette da Freud superIo) che ci condizionano talvolta anche inconsapevolmente. Che ci sia un destino e che tutto sia gia stato scritto è da tempo una mia convinzione, la vera forza sta nel seguire le nostre pulsioni interne (sempre per citare Freud, provenienti dal nostro Es - Inconscio) trascendendo i condizionamenti della società. Compiere la "scelta giusta" (anche se è una concezione assai relativa) è compito della nostra lungimiranza e del nostro buonsenso.
  • mauri huis il 22/02/2012 12:32
    Riflessione matura, che non chiude un cerchio perchè semplicente non è un cerchio e non si può chiudere, ma una linea, a volte dritta o comunque rettilinea, altre contorta o a volte anche spezzata. Ma questa è, non altro. Ottima riflessione, complimenti!
  • Bruno Briasco il 30/10/2011 13:04
    Una poesia riflessiva... esiste il caso o siamo noi gli artefici della nostra esistenza?
    L'importante (per me) è vivere la vita senza porsi troppi perché...
  • Anonimo il 28/10/2011 15:44
    Attenzione alle filosofie, ci aiutano a concettualizzare ma vista la moltitudine di pareri, non possiamo farci affidamento
  • Gianni Spadavecchia il 11/10/2011 18:37
    Sto studiando adesso filosofia e questa opera mi manda in TILT bella.
  • Giusy Lupi il 08/10/2011 17:03
    ... Artefici di se stessi????? chi lo sa e nessuno lo può dire, a volte penso di no altre di si.
    Bella poesia, porta ad una riflessione profonda grazie amica mia. Giusy
  • mario durante il 04/10/2011 16:38
    C'è chi la vita la prende a schiaffi, chi ne subisce il mistero, chi ne è violentato, chi la vive tutta d'un fiato, ma alla fine cosa resta di tutti noi? Percorsi compiuti che aprono nuove strade.
    Composizione che innesca il pensiero, interessante e piaciuta. Brava. ciao.
  • Anonimo il 04/10/2011 11:23
    profonda riflessione francy in questa bellissima poesia... brava carla
  • michela salzillo il 03/10/2011 22:32
    Una riflessione davvero molto bella e piacevole da leggere!
  • Don Pompeo Mongiello il 01/10/2011 10:46
    Veridica, musicale, scorrevole e quindi molto piaciuta!
  • Giacomo Scimonelli il 29/09/2011 16:56
    riflessione apprezzatissima... complimenti
  • rita gargaglione il 21/09/2011 15:46
    Davvero bella,è un ottimo spunto di riflessione
  • Anonimo il 11/09/2011 10:21
    La ricerca è vera quando non ci piangiamo addosso, come molti fanno...

    Bella riflessione.
  • Anonimo il 07/09/2011 07:39
    Vivendo la conoscerai
    e avanzando verso il traguardo
    ti chiederai se sei stato tu
    a plasmarla o lei a catturarti.
    mamma mia... stupenda! bravissima Francesca
  • Don Pompeo Mongiello il 28/08/2011 10:40
    Molto azzeccata e ben descritta questa tua eccezionale!
  • Shabui. il 20/08/2011 12:40
    Vi son domande alle quali mai avremo risposta... per fortuna... poichè ci deluderebbero...
  • Anonimo il 13/08/2011 21:14
    giusto il commento di elisa... molto intensa e bella la tua poesia... complimenti
    ps francy buon ferragosto...
  • ELISA DURANTE il 12/08/2011 10:21
    Le domande che sembrano più ovvie sono quelle per le quali spesso è più arduo trovare una risposta... Importante è non smettere di interrogarsi...
  • loretta margherita citarei il 11/08/2011 21:50
    bella riflessione complimenti
  • la guerre delaguerre il 11/08/2011 15:53
    un po' troppo ovvia per sentirla poeticamente. ciao

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