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Se spari dopo

Io stesso mi dissi allor :
Quando sarò stanco guarderò.
Quando sarò solo riderò .
Quando sarò vivo scriverò.

Io stesso mi dissi allor:
E adesso non so più cosa voglio.
Io stesso andai e tornai.
Io stesso salii e scesi.

Come l'uomo sa fare e disfare,
come l'uomo sa far nascere e morire,
come l'uomo è un insensato che ride piangendo
e piange ridendo, solo lui lo sa.
E se lo è anche dimenticato!

E Dio non voglia che debba partire soldato.
Perchè allora l'uomo si dimentica anche il suo nome e
crede di essere un leone malato.
Perchè se spara dopo è bello e imbalsamato.

 

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4 commenti:

  • nadia il 30/07/2012 11:02
    Davvero, Molto bella davvero
  • g t il 16/08/2011 12:49
    Grazie per i complimenti. troppo buoni. ciao.
  • Maurizio Cortese il 14/08/2011 12:42
    Disincantato realismo, con un pizzico di cinismo; bella poesia.
  • Anonimo il 14/08/2011 10:35
    "Si spar ropp" tradotta in italiano. È una bellissima poesia. Per musicalità, significato, immagini. Ora me la sono gustata appieno. E faccio i miei complimenti. Non so se le ferree leggi di questo sito consentano la coesistenza in uno stesso post della versione in linga napoletana e italiana (non toscano che è altro), sarebbe meraviglioso confrontare assieme le due versioni, che ho fatto accoppiando le due finestre della versione di ieri e oggi. Peccato non conoscere la musicalità e la pronuncia corretta della versione in napoletano, lingua che non manovro affatto, ma le sono ugualmente grato di avermi dato la possibilità di capire questa poesia.

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