Mamma Tu fosti e sei la pargoletta
che portò sulle spalle una fanciulla.
Ti fu precluso di vederci spesso...
ma eravamo insieme...
Ovunque,
Sempre.
Mamma, Tu fosti l'acqua
che zampilla
e messa prigioniera, in un a brocca.
Udivo il canto, come
l'ampio guizzo
di una moneta
nell'argento fresco.
Mamma, nel dì cadente
Noi sentimmo
le lacrime del sole
sulla pelle.
Nel dì più assurdo,
pavido di morte,
per il mio pianto,
diventavi donna
e soltanto per
dirmi: "Stai tranquilla."
Mamma, la tua bambina
non è morta.
Vive per TE.
l'autore Giuseppina Iannello ha riportato queste note sull'opera
Titolo esatto: Mamma, Tu ovunque e sempre