Ben trovato Vincè. I versi liquidi sono quello che ci vuole per questo caldo infernale, se poi ci aggiungi pure le bollicine... ah che refrigerio! Però meglio non annegarci dentro.
Scherzi a parte Vincè, sei sempre 'o poeta di sempre e le parole, come dici tu, anche se sono quelle di sempre non sono mai quelle di sempre. Buona serata Vincè!
Ma l'amore ha un idioma universale, è il sentire che è unico. E in questa poesia si avverte l'intensità del suo sentimento. Non è ciò che rende soddisfatto il poeta. Saper trasferire la propria emozione. Ed è una encomabile sensazione. Molto coinvolgente.
Ci sono emozioni così impetuose che ci privano del dono della parola. Perché sono forse sentimenti" nuovi ": come una lingua straniera ci richiedono tempo per impararli! Poi ci sono anche sentimenti che, secondo me, per la loro grandezza e maestosità, si "impettiscono", si insuperbiscono e si negano ed allora non riusciamo ad esprimerli, a manifestarli... Ma non preoccuparti: proprio per la loro assenza, per la loro mancanza che percepiamo nella vita di tutti i giorni, nella vita da "popolani" sappiamo che questi "re" di sentimenti esistono e ci guidano e governano nelle nostre azioni senza che ce ne rendiamo conto. Hai affrontato un tema davvero bello ed importante e che personalmente mi riguarda da vicino: l'incapacità ad esprimere i sentimenti, la voglia di rompere la forza dell'abitudine, di amare... Piacevolissima lettura.