Che la morte divori e che le sue tenebre finiscano per coprirci.
Sono colui che scampa al più consueto destino.
Sarò la briciola di pane che gli rimane in bocca
la carne che gli è rimasta fra i denti e non può divorare
Ma le sue tenebre sono come di una fitta boscaglia
in cui pochi riescono a muoversi,
come un' intrecciatura continua di rammarichi
come sadismo troppo fitto per essere scorto
Ma rimane una promessa speranza
verrà il prode cavaliere col suo fedele destriero
e con un colpo della sua lunga spada spezzerà
il fitto intrecciarsi di rami
fermerà la tenebre, e vitale inonderà il fascio della sua luce,
sfiorando ogni viso
e tu che da tanto tempo hai scorto qualcosa
potrai di nuovo respirare