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E la notte, così affamata di te, mi diventa così indigesta

Dovrei abbattere il muro del pregiudizio che ci separa.
Conoscerti per quello che sei,
non per quello che io immagino tu sia.
Non ci riesco.
Troppe volte vittima del pregiudizio,
ho imparato ad applicarlo
prima a me stessa
poi agli altri.
E non riesco( o non voglio?) a disattivare
questa applicazione.
Non ci riesco.
Avrei bisogno di un buon informatico,
un programmatore
che metta in ordine
il mio elaboratore cerebrale
d'informazioni.
Non lo trovo.
Trovo solo e sempre
uno schermo su cui scrivere
le parole che a te non dico
e che non dirò mai.
E la notte, così affamata di te,
mi diventa così indigesta,
così dilaniata dal dilemma
se morire di solitudine
per la rinuncia che faccio
della tua presenza
o dell' ossessione che ho di te
(del poterti incontrare)
(del poterti parlare)
(del poterti toccare)
e che non plasmo mai
in realtà
(Dovrei prendere una decisione,
a riguardo)

 

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14 commenti:

  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 27/10/2011 20:53
    perchè, penso, abbiamo dei limiti ed il non accettarli ci complica, anzi, è meglio dire che ci rende preda dei complessi...è come un cane che si morde la coda: non accettare i tuoi limiti od i tuoi difetti ti limita ancor di più!!!!
  • mariateresa morry il 27/10/2011 19:51
    Ma perchè è così difficile essere soltanto e semplicemente se stessi? Mi è piaciuta l'immgine della notte affamata che diventa indigesta...
  • giuliano paolini il 28/08/2011 15:42
    ok non avevo capito fino in fondo che era una dura esperienza vissuta
    il limite è sempre in noi fino a che lo vediamo come tale, lo so è facile raccontare agli altri come sia facile andare avanti se guardiamo tutte le possibilità differenti ma nel momento in cui il dolore è lì non si riesce a guardare molto oltre, per quel che mi riguarda posso solo dirti che i momenti davvero bui che mi sono capitati non li cambierei con tutte le gioie che ho avuto anche se la comprensione arriva sempre quando le forze e la predisposizione al rischio sono quasi esaurite, ma forse è così che vanno le cose nel mondo un abbraccio
  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 28/08/2011 13:03
    non ho capito... anche se per te può sembrare inconcepibile... io ho sofferto per questa situazione perché mi si è riproposta la mia incapacità a mettermi in gioco, a lasciarmi andare, a non soffocare l'attrazione che posso provare per qualcuno, a non sentirmi all'altezza di esser amata... Ho rivissuto in questo caso il mio "limite", un limite che non riesco a superare... Poi sei libero di pensare ed esprimere la tua opinione soprattutto se può far emergere qualcosa che a me è sfuggito... Grazie cmq per aver prestato attenzione alla mia poesia. A presto ciao
  • giuliano paolini il 28/08/2011 11:41
    no è che noto quel che succede, a volte si scrive qualcosa non perchè ci sia successo ma solo per disegnare un quadro ma chi legge lo prende come esperienza e si precipita in soccorso è che i dolori sono così maestosamente belli da condividere mentre le gioie no
    hai notato che se chiedi a qualcuno come sta e ti risponde tutto bene l'interlocutore è come contrariato. ma come neanche un callo, che so un dolore di panza, mentre se ci racconta una serie di sfighe ah come ci sentiamo bravi a sollevargli il morale.
    bah fammi sapere abbracci giuliano
  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 27/08/2011 20:22
    scusami giuliano ma non ho capito... mi stai sottilmente accusando di qualcosa???
  • giuliano paolini il 27/08/2011 17:18
    il guaio è che prendiamo così tutto sul serio che ci pare di dovere accorrere ad ogni colpo di vento mentre magari chi scrive non gli frega niente del contenuto e fa solo esercizi di stile ma le persone sono così sensibili alle richieste di aiuto salvo poi scappare quando l'aiuto è davvero necessario grazie di avercelo ricordato baci
  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 27/08/2011 01:36
    rAGAZZI... per fortuna nn mi sn messa in gioco. Stasera l'ho visto con una sventolona tacco 12...
  • loretta margherita citarei il 26/08/2011 21:09
    molto originale, coinvolgente complimenti
  • karen tognini il 26/08/2011 14:30
    Non rinunciare mai alle tue emozioni...
    e se lui non lo sa perchè non provi a dirglielo?... la vita è unica ed è adesso!!!
    Molto molto apprezzata...
    ciao
    k
  • giuliano paolini il 26/08/2011 11:54
    parlare scrivere diviene spesso la terapia è davvero sciocco pensare di non riuscire ad esprimerci proprio con chi invece vorremmo lasciarci andare, poter accarezzare perchè ci sale il desiderio o semplicemente riuscire ad essere spontanei, solo che non riusciamo forse perchè fa parte di un percorso che solo dopo ci svelerà risposte e soluzioni che al momento ci sono sconosciute, è la magia e la follia della vita che però è così magicamente inconoscibile e a cui dovremmo comunque esser grati per i grandi vuoti ed i grandi pieni che regala e che dovranno pur aver un senso se è vero che tutto ne ha
  • Bruna Cremasco il 26/08/2011 10:27
    brava! prendila una decisione però! se tutte le cose/persone fossero come ti aspetti il mondo sarebbe veramente triste!
  • ELISA DURANTE il 26/08/2011 09:27
    Mi associo al commento molto circostanziato di Federica e aggiungo. "Coraggio! "
    Un abbraccio!
  • Anonimo il 26/08/2011 07:36
    Trovo questo contesto un preciso componimento introspetivo, ove il senso di sè è forte, ben ancorato all'autostima. Le sensazioni, diffidenti, che provi sono un'autodifesa basilari nell vita d'pognuno. Non ignorarle mai. La verità ce la dobbiamo e semmai essere qualunque cosa una scelta cosciente. Evita far ricadere sugli altri (precarietà che ci soddisfa) "colpe" volute da noi. Un cordiale saluto, Federica

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