Nel letto
del cielo disteso
sotto riquadri
bianchi d'inverno,
turgida
sosta la natura;
il sole appollaiato
per metà sveglio
pigramente scalda l'eco
nell'aprirsi d'un giorno
primo dell'anno, dietro
ad un cavolo intirizzito, che
dimenticato in un orto
attende di crogiolarsi
nel rame d'una padella.
Sotto terra
un grillo sonnecchia
dentro la tana
ruotando con l'antenna
il contagiro dei giorni.
Una nave col suo pennacchio
irrompe
dallo sfondo nel cielo
un'esplosione tonda
irrorando di rosso tutto lo spazio.
Nel voltar pagina,
la luna crescente
dietro ad una nuvola
è come una virgola, appesa,
nel libro dell'immenso.
Rimanda a capo
nel bianco neutro
di un altro foglio.