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Il futuro nostro vivibile pianeta

Camminavo ansioso
in mezzo alla folla
pensavo a tutto e niente.

E mi ero perso nell' incanto
di guardare, anche come unica compagnia
per le vie del centro stretto di Firenze

nuvole biache e vaporose a passeggio
su un cielo azzurro, dell' ennesima
giornata serena, inquinata da polveri fini.

Finche' una tranvata di smarrimento
mi prese davvero forte e per fortuna senza danno
sbattendo contro il palo

di un cartello di segnaletica stradale
camminando in centro storico chiuso alle auto
pieno di auto parcheggiate e motorini.

Che Bruno Bozzetto, grande fumettista, gia'
negli anni settanta per un servizio su Quark
di Piero Angela il supersaputello televisivo

aveva previsto una quantita' di auto prodotte
commercializzate, abbandonate, in moto,
per ogni dove, per non parlar dei motorini.

Superiore forse tra un po' alla popolazione umana
da dover sparare nello spazio,
in previsione dell' eccessiva quantita' .

E comunque ci ritroveremo ancora più spesso
immobilizzati spesso in una coda da strazio.
Fors' anche a spararci per un secondo che e' verde
e non parto!

E che inganno industriale mondiale fenomenale
costruito dai freddi rettilanti cattivi
trasformatisi in uomini per dominarci

dalla notte dei tempi
dal Tigri e l' Eufrate
in ogni luogo, ovunque andiate

che con anatema interspaziale
continuero' a maledire vita dopo vita
questi esseri burattinai

finche' non rinascero' in un mondo
con loro striscianti ai nostri piedi
in un mondo per esseri umani.

Contenendo lo studio della fisica
della chimica, e di tutte le materie
che da materia e spirito

noi siamo formati,
in un' ampolla
d'oro protetta, e segreta.

Per mantener per sempre protetto
questa volta in equilibrio non delirante
il futuro nostro vivibile pianeta.

 

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3 commenti:

  • Grazia Denaro il 26/01/2012 21:30
    Si sa nelle cità al giorno d'oggi c'è un traffico che t'intrappola, il progresso ha portato a questo.
  • Anonimo il 02/09/2011 15:00
    Mi piace moltissimo il tuo racconto sul quotidiano! Bravissimo come sempre!
  • Giulia Elia il 02/09/2011 07:35
    C'ero caro Raffaele, non sono riuscita ad evitarci la tramvata, sei troppo sognatore. Hai raccontato molto bene la metafora della quotidianità. Il che mi fa rilevare che sei anche razionale.

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