La trovi sempre seduta su una mano
la ragazza con la frangia.
Rumori di pensieri ficcati in tasca
sta/
come muoversi fosse peccato.
Faccia da specchio rotto
già è sera e tocca morire su quel cuscino
disagio duro
un'esistenza in freezer.
Puzza di sigarette e insicurezza
la mano che scosta la frangia
laddove si nasconde la cicatrice dell'ultimo no.
Così non aspetta un treno
è solo dipinta nel quadro del dolore di chi l'ha perso.
La ragazza si allontana lentamente senza muoversi
che essere immobili é un'arte.
E svanire è l'ordine di quel dio col ghigno
che le ha insegnato l'arte di rifiutarsi.