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Risuona lo scrosciar di notti acide

Sento il crepuscolo
gl'occhi impedirmi,
che bulimici s'agitano
affamati del giorno

Nevrosi di periferia
in un coacervo risaccano
sul ciottolato vespertino

Subissa nell'ovest
il sole lo sguardo,
scolato in un sorso di sera
che sa di metanolo

Filtra dall'imposte
il baluginio dei lampioni
ch'espiano delle città
le loro aguzze cecità

Stempiata miro la luna
belar tra diramazioni celesti

Anemica luce
sgronda dai polsi
sgarrati degl'astri

Come un'embolo m'occlude
il morso del silenzio

Un'infarto di buio
preme sul petto

Tumefatte di notte
volgo le palpebre
verso il mattino.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • STEFANO ROSSI il 13/02/2012 15:45
    Versi spettacolari. questo POETA ha stoffa da vendere... versi bellissimi che racconto una generazione, un modo di vivere, bravissimo...

5 commenti:

  • Ilaria G. il 30/04/2012 16:02
    La scelta dei versi è accurata, e le immagini stupende. Complimenti!
  • Free Spirit il 26/02/2012 19:33
    grazie!
  • Giacomo Scimonelli il 20/12/2011 11:50
    versi originale e belli...
  • Susanna Contadin il 12/09/2011 16:28
    Tumefatte di notte
    volgo le palpebre
    verso il mattino

    versi carichi di un'angosciosa speranza che si svela nel contrasto tra buio e luce.
    ottima immagine! S.
  • loretta margherita citarei il 06/09/2011 15:35
    un infarto di buio... originale bella

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