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Dialogo d'amore tra un violino e un violoncello

Tu che non sopporti
i miei lamenti
accetta tuttavia
i miei crolli
improvvisi
di fronte ad un'immagine
che non esce mai dalla mia testa...

Tu avresti potuto essere diversa
da quella dura salute
che oggi mi offri
dove l'affetto è insostenibile
e crolla quasi liberato da note
troppo acute
per essere raggiunte
Quando rientri
da una fuga
sai creare
un luogo asciutto
dove riposare
e
la mia fortuna è in questo tuo
non fermarti
mai

Possedere una nota grave
favorisce gli incontri amorosi
ma si sa così poco
degli affetti
fino a che punto
devono essere svuotati
per poi splendere ancora
che bisogna essere sapienti
nel rallentare
nello scendere
verso una musica
che ci sembra bella

Tu vuoi la mia adorazione
che non si trasforma mai in amore
ma ci spinge ad inseguirci
in luoghi sicuri ed infelici

Proviamo a capovolgere
i nostri sogni
Proviamo a creare un vincolo
fra noi
Proviamo a sorprenderci talvolta
distratti

Troviamo una nota sapientemente
inattesa
intermittente come tutte le variazioni
non sempre conosciute

Amore forse è questa non conoscenza
un arrendersi discontinuo
alle lodi
e ai crolli di gloria.

 

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4 commenti:

  • Evelyn Di Maio il 09/09/2011 10:25
    Bella, altalenante come le note o le mille questioni della vita. Mi piace molto questo confronto fra strumenti musicali.
  • Ada Piras il 07/09/2011 17:42
    Bello questo dialogo a cercare la giusta nota... intermittente. Originale!
  • Anna Rossi il 07/09/2011 13:48
    melodioso dialogo. al suono di poesia.
  • Giacomo Scimonelli il 07/09/2011 08:55
    ''... Amore forse è questa non conoscenza
    un arrendersi discontinuo
    alle lodi
    e ai crolli di gloria.''

    bellissima.. ben stilata... bei pensieri

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