Ho venduto i miei sogni,
quelli rimasti, roba da poco,
miseri resti di solide fortezze,
vacuo fumo d'un fuoco antico.
Ho venduto le mie speranze,
prive di volo come i gabbiani
quando stanchi s'appoggiano
sui ponti delle navi.
Ho venduto la mia dignità,
inutile veste d'organza
come i paramenti dei preti.
Senza schermo né rifugio,
senza maschera,
senza timore,
ora sono pronto.