Si insidia nella mente
come un tarlo,
il pensiero costante
devastante,
elegge le sue vittime nutrendole di ricordi
pietrificando gli arti
annullando il cerebrale.
Si insidia come un sorriso
su labbra morbide di rossa passione
brucia come il fuoco,
la voglia di amare
di stringere il corpo mesto e sinuoso
di valchirie galoppanti
su cavalli bianchi di candore.
Si insidia sotto la pelle
acaro impercettibile,
sotto le unghie graffianti
cellule morte,
rinascita e vendetta,
la mia spada, il mio scudo.
Si insidia farneticante
in coltri nebbiose,
un dolore assordante
si ripete in eco...
ancora e poi ancora
una lama sottile
inflitta nel cuore.