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Disperata ricerca di rassegnazione

Spiegaglielo tu che è tutto inutile
Alla mia mente
Diglielo che è dannoso
Logorante
Atroce
Fai sentire le tue parole per seppellire ogni minimo abbaglio
Deludi questa ossessione ramificata
Questo desiderio mai rimosso
Questo pensiero saldato dolorosamente alla psiche.

Fallo
Perché non mi vuole capire
Non ascolta le mie ragioni
Le mie suppliche
Ogni tentativo è vano con me
Va sempre dritto per quella strada
Un dolente sentiero infelice
Verso una notte secca e pungente
Con un solo bagliore in cielo, eternamente distante.

Tu che sei lassù e sfoggi indifferenza
Per un battito di palpebre mostra un frammento di pietà
E spegni tutti questi inutili sentimenti
Conducendoli verso la fossa della rassegnazione
Per non cadere in qualcosa di più oscuro

Chi altri oltre te può frenarlo?

 

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2 commenti:

  • laura cuppone il 10/09/2011 23:33
    constatazione anche qui... consapevolezza...
    sai e vuoi, in fondo, che vada così poichè senti che la tua natura tende a questo...
    esprimere in versi la ricerca di una rassegnazione dimostra quanto ancora un piccolo spiraglio possa agire e far dubitare.
    parli al fato... non a un Dio ma all'Io...
    ecco perchè nonostante tu sappia, devi ancora rassegnarti...

    ok, ok... sono io che l'ho interpretata così.
    Lauta
  • silvia leuzzi il 10/09/2011 22:54
    La poesia è ben strutturata e cola disperazione profonda e ricerca del nulla dove abbandonare se stessi per un meritato riposo... però la rassegnazione è comprensione è scoperta di nuovi confini, non è morire d'obblio

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