Volo
lontano da te, ego mio magis magisque
non rammento di te
se sogno anelato, oppure
incùbo sine vultus
chiuso per sempre nel sacello delle incomprensioni
volo
con l'anima mia, a filo d'onde di trine merlate
in questo meriggio
ove nulla, trova pace e tranquillità
lasciando sassi schiaffeggiati dalla Libecciata
e paludamenti di ieri troppo cupi e pesanti
alba
che t'affacci al mondo e, ridoni speranza...
buon giorno.