ondeggia
al vento tiepido
il saggio salice
ancor pasciuto di foglie
grondanti, a cascata.
Vive pacioso
il suo tempo
conscio che autunno
presto verrà.
Sa che perderà
il canto
e di lui resterà
lo scheletro grigio
rigido e curvo.
Ma il suo susurrar lieve
pare
agli uomini dica:
" presto tornerà
il freddo
mi consumerà il gelo
mi sferzerà il vento
ma risorgerò in primavera
e chissà per quanti anni ancora
conterò le mie stagioni..
ma voi, uomini
boriosi saccenti
ricordatevi che
l'autunno
anche per voi
verrà..
imparate da me
a coccolar la vita!"