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Grossa la delusione, come una grande occasione

Ah... quanto ho bevuto in quell'assenzio giovedì
Cieco come Paolo
nel tricolore dipinto
un piccolo re dal direttorio di Roma.
Scomode erano le sue presenze
in una parata di assenze.
Densa, una pipa ad acqua si colora di rosso
con le mani al cielo...
Un canto liberatorio
si leva con il sole.
Lo va a sfiorare senza mai toccarlo.
Cala in quella che fu...
La sua solitudine lunare!
Bianche le pareti, i petali s'intravedevano
tra la nebbia.
Lui...
Con i suoi inquietanti occhi
osservava sordo...
Era il suono della sua visione
ormai già vecchia.

 

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1 commenti:

  • Pepè il 18/09/2011 10:07
    Mi sfugge il senso generale della poesia. Chi è Paolo? La lettura è molto intrigante. Si percepisce un senso di malinconia verso un occasione sfumata e che comunque non è stata capita. Molto belli alcuni passaggi come:
    Scomode erano le sue presenze
    in una parata di assenze.

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