Gelida mattinata
ad Aushwitz.
Come bestie,
uomini dai vagoni merci
scendono.
Marchiati come animali,
rasati,
spogliati.
Ossa che vagano come zombi,
nel desolato,
sabbioso campo.
I camini fumano da giorni,
dissanguati,
sdentati,
bruciati vivi.
Ossa ormai cenere,
usate come concime.
Soffocati
con gas nervino,
in finte camere
per docce.
Occhi scavati,
persi nel vuoto.
Voglia di morire,
corpi senza vita
in decomposizione,
accatastati
come carcasse
nella savana.
Odore acre,
come di morte,
penetra nei polmoni.
Solo uomini
che ammazzano altri uomini,
in nome
di una follia collettiva,
chiamata Razza