Cieli deserti di stelle.
Terra ribelle racconta le pene.
Uccelli privati dal canto,
Posano il volo
sulle catene d'antiche radici
Straziate dal passo
Di un uomo infelice
Smanioso di verità Inaccessibili.
Madre natura,
silente attende
il momento.
Il passo prosegue
in veste di bimbo egoista
che pensa al suo gioco,
ignorando del giorno
in cui la furia del vento
guiderà anomale onde ferite
da avidi pugni che nulla hanno più da stringere
se non le gocce di un pianto
cosciente che spegne
le vane certezze
di prevedere i gesti divini.
mentre i pianeti si allineano
lingue di fuoco tracciano il loro cammino
radendo al suolo secoli di vuote
tradizioni che si riempiono in bocca,
senza senso,
il cui peso ha il tempo di un detto.
Male conosciuto, male accantonato,
disco rotto che perpetua il suo giro
nell'accordo distorto.