La mia voce è un tuono
che sovrasta il firmamento e ne abbatte le stelle.
Cadono nella mia mano come lucciole morte.
Nelle tenebre,
gli uomini,
tutti,
chinati alla polvere
invocano il mio nome.
I giusti ne assaporano da subito il diletto.
I malvagi, come ladri braccati nella fuga, ne abbandonano il vessillo.
Che io raccolgo come prova della loro insolenza.
E in un processo farsa li condanno ai latrati della bestia.
L'unico cane che abbia tentato di mordermi.
Non riesce ad essermi fedele.