Da questo lembo di terra privilegiato
Guardo del mondo i particolari
E nel mio apparire sovente immutato
Lascio alla notte pensieri amari
Di me sulla croce proprio come Gesù
Vestito di stracci per impaurire
Chi mi osserva in equilibrio da lassù
E sulle mie braccia plana solo per morire
Tutti quei passeri che sono il tramite
Con la mia opposta dimensione
Tutta una vita che è solo il limite
D’una sognata ed umana passione
Molti mi pensano come misantropo
Solitario per scelta o per convenzione
Nel mio presente caleidoscopico
Orge di luci in una canzone
Adesso mi sposto e qualcosa si accosta
Foglie nel vento di oggi e di ieri
Ora io vago per tutti quei posti
Che hanno vissuto nei miei desideri.
(Inverno 2002)