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Lo spaventapasseri

Da questo lembo di terra privilegiato
Guardo del mondo i particolari
E nel mio apparire sovente immutato
Lascio alla notte pensieri amari

Di me sulla croce proprio come Gesù
Vestito di stracci per impaurire
Chi mi osserva in equilibrio da lassù
E sulle mie braccia plana solo per morire

Tutti quei passeri che sono il tramite
Con la mia opposta dimensione
Tutta una vita che è solo il limite
D’una sognata ed umana passione

Molti mi pensano come misantropo
Solitario per scelta o per convenzione
Nel mio presente caleidoscopico
Orge di luci in una canzone

Adesso mi sposto e qualcosa si accosta
Foglie nel vento di oggi e di ieri
Ora io vago per tutti quei posti
Che hanno vissuto nei miei desideri.

(Inverno 2002)

 

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7 commenti:

  • michela colitti il 28/01/2009 06:47
    Foglie nel vento di oggi e di ieri
    Ora io vago per tutti quei posti
    Che hanno vissuto nei miei desideri.
    ... bella...
  • Federico Magi il 22/05/2007 17:19
    Emanuele? Non ho capito, mi traduci? Sul serio
  • PE il 22/05/2007 16:04
    mmm
  • PE il 22/05/2007 16:04
    mmm
  • Duccio Monfardini il 22/05/2007 15:20
    abbiamo postato quasi in contemporanea due poesie che parlano di spaventapasseri. sono due cose diverse ma è una strana coincidenza!! cmq la tua è bellissima, complimenti!
  • roberto mestrone il 22/05/2007 11:02
    Bravo Federico,
    sei riuscito a donare un'anima al fantoccio che vigila sui nostri campi...
    Ro
  • Carmela Di Giovanni il 22/05/2007 10:46
    bellissima visione dello spaventapasseri, posto in un lembo di terra in croce..., e vaga con i pensieri desideroso
    delle passioni umane... bravissimo, una bella poesia

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