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Nostra signora di Lourdes

Su quella barella tremebonda
su cui viaggiano le vostre speranze
poso e sempre poserò
i fiori delle mie inesauribili carezze
Fate delle vostre lacrime
la tela immacolata
su cui io possa disegnare
miracoli sempre nuovi,
conosco, sapete
le traiettorie disarmoniche e amorevoli
della vostra semplice fede
le amo così
non inventatevi diversi
se non nella volontà
del Dio che salva e non tradisce.
Il mio sorriso
vi trascina con il suo fruscio
impercettibile ma vivo
fino alle labbra
della grotta di Massabielle;
scopritevi ancora preghiera
nella brezza lieve e profumata d'incenso
di questa eburnea sera
mentre migliaia di fiaccole
illuminano la mia statua
e i passi rapiti dalla fede
di mille processioni
mi rivelano ancora il vostro amore.
Vi sappia inondare
la forza di quest'acqua benedetta
del pane di una vita nuova.

 

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4 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 10/10/2011 14:52
    Bellissima Cristiano... di Lourdes amo la solidarietà delle persone... fra accompagnatori e malati... una folla raccolta in sorrisi e preghiere di speranza...è un miracolo in sole umano che si rinnova ad ogni minuto ad ogni secondo..

    P. S... grazie Cristiano.. per i Tuoi bellissimi commenti..
  • Anonimo il 09/10/2011 22:37
    Concetti profondi. Sempre aperti ad ulteriori approfondimenti. Poesia intensa e vera.
  • cristiano comelli il 09/10/2011 19:06
    Ringraziandola per il commento, manifesto anche l'apprezzamento per il suo contenuto. Non mi ritengo un giansenista per cui l'uomo è comunque in tutto e per tutto privato della sua libertà e predeterminato, però credo sempre che l'ultima parola spetti a Dio. Il cui intervento nella libera vita dell'uomo è imperscrutabile e imprevedibile dall'uomo stesso per il fatto che egli è appunto non Dio, ma creatura che da esso deriva. Quando sento dire da qualcuno "a Lourdes qualcuno ottiene il miracolo e qualcun altro no" ho un moto di risentimento. È il ragionamento tipico di chi vuole inscatolare Dio nella razionalità umana, illusione su cui hanno sbattuto la testa decine di filosofi di ogni tempo. La logica dell'intervento di Dio e della Madonna non discende se non da ciò che loro stessi stabiliscono, non da quanto stabilisce l'uomo. Sarebbe un ben misero Dio colui che si risolvesse in una semplice e comunque riduttiva sommatoria di ciò che gli uomini pensano di lui. Questo mio commento è solo a intergrazione della poesia. Grazie per l'attenzione e a presto risentirci. Cordialità.
  • Anonimo il 09/10/2011 19:00
    La cosa su cui mi piace soffermarmi è il concetto espresso, secondo cui, è Dio che salva e non tradisce a prescindere da quello che siamo. Mi fa riflettere il fatto che, spesso, tendiamo ad apparire quello che nella realtà non siamo, invece di manifestare a Lui tutta la nostra incapacità di essere diversi. Forse perché ci riesce difficile, nella nostra realtà, accettare qualcuno che non è come noi?

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