La stanza non era ben chiara,
un filo di luce tenuto vivo da un lurido
schermo di un televisore, dipingeva la tela
di un quadro, di ordine e disordine.
Sulla sedia ferma, una bambola dai capelli dispersi
nuda e coperta da un cesto dai cento pensieri,
percepiva l'attesa del cosi detto, bacio della vita.
Il tempo si era mosso col vento dell'innocenza,
mentre la mente legava nel suo profondo l'ultimo nodo,
il parco dei giochi offriva rose e pacchi regalo.
L'insieme di un tutto, volava via sulle ali di un
passo ben preciso, difficile è capire ed entrare
nella cornice di un sentimento, dire e non dire..
il fare.. muore dentro un faro, e.. è come l'ora,
ti prende, e poi ti lascia per sempre.
L'incontro con le sue labbra fu puntuale come
una fedele cambiale, posata e libera su una sponda,
riprendeva tutti i suoi persi fini capelli,
lontano da mobili camere e comuni comò,
"Chiara" col buio a bocca aperta, scivolava
nell'abbraccio di fondi mulinelli di sorrisi.
Silenti le correnti mute, portavano via amanti
l'amata bambola, cigni e canti, laghi e giochi,
percepivano il cosi detto,
bacio della vita.
Dispersa in un tela,
.. non fu mai trovata.