Mi sono fatto uomo
non volevo
essere una Donna
so già amare
gioire e soffrire come un cuore di Donna
ho cosparso le mie mani di felci profumate
e
di delicati destini d'argilla
per Amarti
Amore mio
mi sono materializzato
strappandomi
dal cielo di una stella
ho scolpito
i miei fianchi di cielo nelle ruvide rocce di un monte
da una sorgente sotterranea del mare
ho imbevuto
la mia bocca di acqua dolce
se il nostro Amore
non vincerà
sull'abominevole abisso della morte
moriremo
senza rimpianti
felici
di esserci amati
sulle labbra di un fragile rosso papavero scosso dal vento
abbracciati
nello stesso raggio di luce scompariremo nel Tenebroso seno di chi dal nulla ci ha creati