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Io, conchiglia

Attorcigliata su me stessa
carcassa chiusa dal cuore spigoloso
ti sembro così persa
nella mia natura irregolare
così vuota e asettica,
un reperto da collezionare
per la sua unica stranezza
in un pomeriggio d'estate.

Se solo tu accorcciassi la distanza
tra il tuo orecchio curioso
e la mia bocca timida
scopriresti i mille segreti del profondo mare,
scopriresti chi sono
e la dolcezza di esser cullati
dalla mia richiesta d'aiuto:
liberami da questo corpo che mi costringe,
lasciami cantare nella lingua
delle onde del mare,
lasciami essere solo anima debole
senza la necessità ,
nelle tempeste della vita,
di questo scudo corporale
freddo e tagliente

 

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