Tesoro mio
non fosti domani
perchè non ti insegnai a essere oggi;
non osservarmi severa
stazione insanguinata e deserta
perchè ora sto macerando nel mio dolore;
il treno, quel giorno
spalancò le sue indifferenti labbra
come l'ombra di un ingovernabile sciacallo
e in un attimo
ti sputò verso l'ultimo spicchio di cielo;
dove sbagliai
nel voler amarti tanto
dove ti lacerai
se desideravo averti sempre accanto?
Ora sono sola
in mezzo a quel binario
che impotente ti vide
arrampicarti sul fantasma
del decomporsi lacrimante del tuo domani
lui solo potrà narrarmi
lo so
gli ultimi istanti in cui
mi maledicesti o mi cercasti.
Fui una madre soltanto
che volle scoprirsi grembo di vita
e si ritrovò
teca squarciata di morte;
binario,
tu che parlare non puoi
ma tutto vedesti
fà che prenda fuoco in me
quel germe bastardo
di impotenza educativa
che incenerì per sempre
il domani del mio domani.
Dentro di me
non sono ormai
che un'eterna, sciagurata sera
in attesa che la luce si spenga
e che di mio figlio
possa ancora stringere l'ombra.