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Chi siamo

Seme del cielo
ci culliamo in terra sconoscenti.
Perle del tempio allor,
ora tarli del bello.
Sterpi sballottati al vento,
siamo fabbri del fango,
e quel ch’è brutto,
schiavi di questo e del suo frutto.
Pulci nemiche del leone,
caparbi.
Rigettiam le messi perché buone
confusi e sbalorditi,
guardiamo il sole inebetiti
e non preghiamo.
Infaticabili talpe.
Al buio lavoriamo per nulla
e la meta sviamo.
Ciechi.
Siamo tomba di pensiero inerte
Superbi.
(1960)

 

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9 commenti:

  • nunzia viola il 26/11/2010 12:27
    e questa sarebbe una tua prima opera?? ma è epica concisa e graffiante e l'hai scritta nel 60?? ti rendi conto di quanto è attuale.. ma non cambia niente nell'uomo ceco era è ceco rimane? "al buio lavoriamo per nulla e la meta sviamo"decisamente amara ma sincera!!!
  • Anonimo il 05/10/2010 16:20
    Mi piace andare a leggere le prime opere degli autori, mi piace notare i cambiamenti di evoluzione... e immancabilmente trovo opere interessanti come questa; la trovo eccezionale soprattutto nella parte finale.
  • Fiscanto. il 02/11/2009 17:34
    bella
  • Anonimo il 17/06/2008 17:43
    un pensiero macabro ma realista con versi stupendi
  • Simone Veltroni il 03/03/2008 10:28
    Ottima, complimenti.
  • Anonimo il 26/05/2007 13:26
    Meravigliosa anche questa,è un piacere leggerti. Ciao Angelica
  • laura cuppone il 25/05/2007 18:21
    mi piace il tuo modo di esprimere concetti e visioni, umane e disumane situazioni... ciao L
  • roberto mestrone il 25/05/2007 12:53
    Pensieri di amara consapevolezza dell'incerto e penoso sentiero di vita dell'uomo...
    Bravo Ugo..!
    Ro

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