Guarda,
fratello creatura di Gaza
quella luna
che incontaminata e cesellata
da un tempo non più tempo
sorride allo stesso modo
al limitare del nostro sguardo;
osserva
come sappia luccicare più forte
del bagliore tagliente
delle lacrime con cui il nostro odio
tenta di spegnerla per sempre
in un angolo di mare abbandonato;
danza fiera la tua stella di David
imperiosa cascata di orgoglio
dell'abramitico popolo eletto
cercando va, lo so
il battito d'ali
di una piccola Palestina
che sogna di essere bambina
in una culla di sempiterna pace.
Ci siamo scoperti confini
senza essere nati confini
in un frastagliato tuonare
di bombe e kamikaze;
ma le nostre bandiere
non si arrendono
al fumo soffocante
di un'acredine
che non vollero
e a cui non consentiranno di prevalere.
Figlio d'Israele
figlio di Palestina
la storia preparando va
un immenso e dorato cortile
in cui saprete un giorno
percepirvi gioco soave
di un'immarcescibile fratellanza.