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Ladra

Vengo da te, di notte
come una ladra dal passo felpato,
vengo alle tue vigne di nuvole e rondini..
Passo da te di notte
nel dormiveglia della città.
Aggrappata all'areopago della luna di aprile.
Quella sempre gravida di luce e follia
Quella pagnotta di luce e sogni
Vengo da te di giorno
Quando le meridiane sonnecchiano
d'intonaco e rose.
Vengo da te. Furtiva!
A spigolare acini di uvaspina, a rubarti...
racemi d'anima...
Avrò meno fame e paura, domani
per affrontare il martirio delle ore.

 

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3 commenti:

  • Dora Forino il 05/11/2011 16:42
    Avrai meno fame e paura, domani
    per affrontare il martirio delle ore.
    Come sempre brava la mia Anny.
    Dorina

  • Giuseppe Bellanca il 05/11/2011 10:36
    Finalmente riesco a leggere ancora versi di alto contenuto e bellezza che riempiono e cibano la mia mente, di spessore.
    La vita, dura aspra acerrima nemica di noi stessi che oscura i nostri desideri ci spinge spesso ad essere ladri e rubare per quanto triste e duro continuare ma la speranza da la forza di andare avanti e amare la vita con tutto l'essere.
    Bellissima poesia emozioni che pochi riescono a tirare fuori così con naturalezza...
  • Stanislao Mounlisky il 05/11/2011 07:46
    credo di capire che parli di sogni. bella

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