Nel silenzio della notte
quando tutto tace
rimango solo...
- con me -
vedo dietro un vetro
il treno dei ricordi
d'anime alzate in cielo
e giovani plebei
il cui grido era
- un bisbiglio sottovoce -
d'amori che infuocano le membra
di passioni che ardono la carne viva
... che urla...
... vuole dissetarsi...
della timidezza nascosta
della spavalderia
di risate a squarciagola e scherzi futili
per non far capire cosa stringo forte dentro
camaleonte solitario
che di nascosto vivo ai margini
guardo e scruto il buio
che s'alza impietoso e cerco
come un mendicante un po' d'amore
che scappa e fugge
e mi beffeggia
come la bella e la bestia
corro lontano e guardo dietro i muri
di campanili...
di chiese diroccate
cumuli di macerie lasciate abbandonate
rifugio d'anime sperdute
che corrono inquiete senza meta
e si accontentano di tutto
di ogni piccola emozione
di una sferzata a questa vita assurda...
... d'un tratto m'accorgo
di ritrovarmi
cucito addosso un abito come su un manichino
e fermo dietro una vetrina
nel silenzio della notte
guardo tutti e chiedo
- perché -