Carnalità, lesa maestà
Di ambiguità
Intera ingordigia
Lettera così assassina
E credo che si affoghi
Nello spirito, nell'anima pulita
Quel che vedo sotto la mia lingua
Mentre ne lecco ogni singola ferita
Da sponda a sponda
Mi porta alla deriva
Spasmo nell'orgasmo
Candido vestito
Di onda in onda
La sua spuma
Tocco assaporando
Il piacere
Gusto della vita
Con le mie dita
Deliro detriti
Che mi tengono a galla
E ciò riporto in testa
Pensieri a galla
E ciò che è vano svanisce
E ciò che muore perisce
E tu sei felice? Tu sei felice?
Io son felice? Voglio dire ti senti felice?
Voglio capire se ti rendi felice
Condizione di umana indecisione
Percezione divina, cattiva intenzione
Che mi rende la vita vera induzione
Che la vera vita è sensazione
Mani nei cuori vedo i tuoi occhi
I miei fissanti le tue candide cosce
Dubbi che una notte
Non guarisce,
non svanisce
Poesia messa in rima
Nascosta che al morire dell'alba
Nessuno la può capire
Nessuno la sta a sentire
A sentire