username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

La guerra, tra me e me

Guarda oltre questa nebbia.

Soldato che combatti per te stesso,
asciuga le lacrime,
non c'è tempo
in questo mondo cannibale.
Corri,
più veloce del tempo, della paura, delle parole.
Non c'è tempo per essere perdenti.
Anche le nuvole
sfrecciano rapide
e non stanno ad ascoltare
i tuoi lamenti di
belva ferita.
In questo mondo di incomprensioni
non c'è spazio per il dolore,
insegui il tempo che ti insegue.
Lacera le tue barriere,
uccidi la donna che è in te,
angoscioso simbolo
della tua fragilità

 

3
7 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

7 commenti:

  • Anonimo il 18/11/2011 12:48
    Inno alla resistenza, concepito da una mente combattuta. Corsi e ricorsi storici, che un combattente avrà sempre nel destino. Ma perché la parte femminile diventa il freno alla corsa? Credo che le donne abbiano spesso più coraggio della controparte maschile, comunque non inferiore... Basta guardare la loro costante ricerca di riscatto e dignità, dovuta ma in molti paesi sin troppo repressa
  • Anonimo il 16/11/2011 15:22
    per questo mondo forse hai ragione, io preferisco essere me stesso sempre con le mie fragilità che non sono solo femminili, piaciutà.
  • Aedo il 12/11/2011 23:42
    Bisogna correre, volare lontano, per trovare nuovi spazi di vita vera. Bella poesia!
    Ignazio
  • Ettore Vita il 12/11/2011 17:20
    Bella questa tua poesia; bisogna volare come cormorani sulla vita e sui cambiamenti, volare non per fuggire ma per non confondersi con la massa, fare qualcosa di personale per cambiare noi stessi e quindi il mondo circostante: se non puoi essere pino sulla cima del monte, sii almeno cespuglio nella valle (diceva Martin Luther King).
  • Salvatore Maucieri il 12/11/2011 13:44
    Bella e molto piaciuta. Brava. Ciaoooooo
  • Anonimo il 12/11/2011 10:29
    Forte, un'ode alla fretta angosciosa che ci incalza senza darci il tempo di fermarci e riflettere su noi stessi, brava Gaia, bella poesia, scritta bene fra l'altro
  • roberto caterina il 12/11/2011 08:32
    un combattimento anche interiore tra parti maschili e femminili? Interessante..

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0