Silenziosa, spessa,
scende da ceruleo cielo
la pioggia.
S'ode nel bosco
il suo picchiettar lento
sulle calde chiome.
Mi stordisce, inebriandomi
l'acre odore
della terra bagnata
delle foglie morte
che inumidite
più non scricchiolano
sotto il mio incedere lento.
Gruppetti di funghi
fan capolino
tra l'erba
priva d'estivo vigore,
sui rovi, bacche rosse
par sorridano
alle gocciolanti perle.
Mi perdo in questo oceano
di profumi e di colori.
Pervasa d'ammirazione
per tanta meraviglia
come fossi
in una cattedrale
invito l'animo
alla lode
per il Sommo Creatore,
artefice di così tanta bellezza
riflesso del suo Amore.