Erro smarrito per le strade
Di Roma, non perche'
Mi manca l'orientamento dentro,
Neanche perche' si siano cancellate
Le immagini di allora.
Erro, io Albanese, che la fortuna
Mi ha sempre riportato qui e
Mi pento di quel primo amore
Abbandonato dall'impossibilita'.
Erro, io poeta, in cerca di un filo
Di emozione vorticosa che mi dia
La forza di amarla ancora, e poi
Ancora fino all'inverosimile,
Mescolandomi conscio fra altri stranieri
Di questa grande citta' e tutti ci inebriamo
Di gioia e dolore
Respirando per la storia la sua eternita'.
Con me, un amico viaggiatore
Due albanesi, oramai uomini,
Che camminiamo fianco a fianco,
Mentre dietro di noi
I ricordi scintillano freneticamente e
Diventano gabbiani, innamorati
Della liberta'.