È notte buia su chi teme i pensieri,
incompresi figli del tempo
eternamente ombre di un infinito vagare,
descritte ora dalle mani
di chi non sa parlare..
Ergono frammentariamente soavi speranze
inebriate dall'impietosa foschia dei sogni
che bendano gli occhi stanchi..
Ed ora così,
da te parto e m'arrendo,
sogno incastonato
in un silenzio filiforme
che tutto sbiadisce, grava e polverizza..
In questo eterno tempo di sogni
e di tormenti, graffiano ancora
le astiose parole,
custodite nel deserto di quest'animo
che lentamente muore..
E con le mani tremanti
colgo il vuoto oscuro,
perchè non sia silenzio
il mio ultimo muro...