Nebbia al crepuscolo
i profili del paesaggio divengono indistinti
sfocati
l'orizzonte si avvicina
il campo visivo si accorcia
tutto diviene più urgente
i tempi di reazione più rapidi
ma sembra ugualmente
di muoversi al rallentatore
di correre nell'ovatta;
ci si perde
pur sapendo
in quale luogo
ci si trova
e l'isteria del dentro
seppure estemporanea
stride
con l'immobilità del fuori
seppure effimera;
voglia di correre
fino a che non svaniscano le forze
voglia di fermarsi
ed attendere
passivi
la caduta della notte
i primi raggi del sole
lasciarsi inghiottire
dal nulla
dal tempo
dalla nebbia
e mettere radici
le gambe tronco
le braccia rami
scheletrici
protesi invano
verso il cielo
uniforme e grigio.