Abbraccia
le mie mani
in abbandoni infiniti
sulle Tue labbra bevo brughiere assolate di dimore celesti dai pianti bambini
quanti secoli passati in intrecci d'anima a cercarci nel groviglio dei nostri cuori
nel battito tumultuoso
dei nostri limpidi corpi
avvolti
in spirali di luce
dai caratteri straordinari
ci accompagneremo
in un mondo
di vivide emozioni
astringile
a volo d'Angelo
sul Tuo petto dilettevole
l'Amore
ne è
l'eterna brillante sorgente
anche
nel rosso violento di un tramonto mai pago del Suo esistere in giorno
il sole si nasconde
traspare e giubila
s'infiamma di notti
lasciando spazio all'immortale respiro delle stelle