Musica lontana
pare risuonare
colmando l’aria tiepida.
Sembra udire
orchestra di violini
a vibrare le vene dei polsi.
Come in dolce deliquio
galleggio in melodie
che, nell’inconscio di sensi,
cullano il paradisiaco sogno.
…E poi,
il suono soave
si svela, realisticamente,
nel fischio
del vento che agita
insensibile
i rami sospesi,
come braccia furiose,
a costringere attenzione
al risveglio svogliato,
allontanando il miraggio,
all’albeggiare del giorno.