esci di casa ed è merdaio
vezzo di cittadini col bene comune
terra di conquista
e se resiste
si piscia dentro e tutt'intorno
me la godo di domenica
la città
se il fetore rimane
non sgomito sul marciapiedi
e girano biciclette
per strada
fuori, via, andate per campagne!
per barche
giocate ai marinari
nei loculi di provincia
casa in collina, al mare,
si va, si torna
che bellezza!
la fila in autostrada
inizia nei salotti
il venerdì sera, al massimo
s a b a t o m a t t i n a
negli occhi luccicanti
realizzate il sogno
m o g l i e d u e f i g l i
monovolume
personaggi di pubblicità
manca solo la Barilla
o il filaefondi
sbavate cinque giorni
davanti al televisore
e poi
s a b a t o e d o m e n i c a
tocca a voi
pubblicità in carne ed ossa
din don
che felicità!
tutti in fila su, ordinati
nella stessa riga
soldatini impacchettati
e figlioletti
sul sedile posteriore
teste chine
dentro cellulari
a smanettare tasti
essemmeesse
e ticchettii veloci
tornate lunedì
il cesso è pronto