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Volavo in alto

Volavo in alto, in alto nel cielo
di sterminate e angoscianti pianure;
volavo in alto, nell'empireo cielo
delle ambizioni più nobili e pure.

Finchè, posando sul ramo di un melo
non ritrovai le mie antiche paure:
erano lì, appena dietro ad un velo
con le mie azioni passate e future.

Subito andai, riprendendo il mio volo
sopra le ansie, i problemi ed i limiti
di ciò che ambivo ma in fondo non ero

fin che d'un tratto non fui più da solo.
Un'altra anima, con propri palpiti
m'accompagnava. Per sempre, io spero.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • senzamaninbicicletta il 07/01/2012 16:46
    un bellissimo sonetto che offre al lettore alcune riflessioni dell'autore e con la chiusa un lieto fine, anche se "Per sempre, io spero" lascia un punto interrogativo inevitabile. disturba un po', ma solo un po', la ripetizione della parola "cielo" soprattutto per la rima. "Subito andai, riprendendo il mio volo sopra le ansie, i problemi ed i limiti di ciò che ambivo ma in fondo non ero" una bella metafora e una bella riflessione.

3 commenti:

  • Giacomo Scimonelli il 17/12/2011 06:55
    trovare un'altra anima che ci accompagni nella vita è ciò di più bello che possa esistere per l'essere umano..
  • loretta margherita citarei il 30/11/2011 20:57
    ottima mi complimento
  • Ada Piras il 30/11/2011 19:10
    Bellissima in volo prima e dopo.. non più solo.. Per sempre
    io spero.

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